Famiglia
Mini sanatoria per gli irregolari di vecchia data. E la legge va
Con una modifica della bozza iniziale, il governo ottiene i voti di Verdi e Prc. Ma per chi arriva senza permesso scatta lespulsione
di Redazione
Camera: approvato il Ddl “Napolitano-Turco” sull’immigrazione che riformerà le norme attuali in materia della legga cosiddetta “Martelli”. La bozza, nella versione approvata dalla Camera, è adesso al vaglio del Senato.
Dopo nove mesi di gestazione è arrivato, da parte della Camera, il primo sì per il ddl sull’immigrazione, presentato dal governo. Questa iniziale approvazione è particolarmente significativa in vista di quella definitiva, perché ha fatto registrare un ricompattamento della maggioranza. Il sì di Rifondazione e Verdi, inizialmente contrari alla bozza, è dipeso dall’introduzione di un comma: il 15 dell’articolo 11, che prevede una sorta di sanatoria per gli immigrati, ancorché irregolari, che dimostrino di essere arrivati in Italia prima dell’approvazione della normativa. Questi ultimi potranno ricorrere al Tar, anche se il questore può stabilire, per i quindici giorni previsti per l’accoglimento del ricorso, l’accompagnamento in speciali ?centri di Trattenimento?.
Per gli altri si prevede invece l’espulsione immediata con accompagnamento alla frontiera. Dunque: per i clandestini senza documenti che arrivassero dopo l’approvazione della legge, e, in ogni caso, per coloro che hanno un percorso criminale alle spalle. Novità anche nelle norme che regolano la concessione del permesso di soggiorno: sarà legato al tipo di lavoro, e non potrà durare più di due anni, rinnovabili per i lavori a tempo indeterminato.
Anche chi non ha lavoro, e deve cercarlo, potrà arrivare in Italia; solo però se sponsorizzato da privati o da enti che garantiscano vitto ed alloggio. O se iscritti in apposite liste stilate dai paesi di provenienza. Sono previsti permessi specifici per i lavoratori stagionali e per quelli autonomi, che avranno però l’onere di dimostrare una base economica per intraprendere l’attività.
Il maggiore rigore nei confronti dei clandestini (in accordo con i patti di Schengen sulla libera circolazione in Europa), è però controbilanciato dalle norme in favore dell’integrazione degli stranieri “regolari”. Dopo cinque anni di soggiorno regolare, scatta la ?carta di soggiorno illimitata? che in futuro dovrebbe garantire il diritto di voto nelle elezioni amministrative. Garantito anche l’accesso ai servizi sanitari e previdenziali.
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